Tuttavia, il 17 luglio, i parigini si radunarono a Campo di Marte per manifestare, sostenendo l'iniziativa dei Cordiglieri. La seduta inaugurale degli Stati Generali ebbe luogo il 5 maggio 1789 a Versailles. Bisogna tener presente però che questi risultati non vennero confermati da tutti gli stati restaurati e che la riaffermazione di tali risultati fu graduale e con differenze tra stato e stato. Quest'ultimo proponeva le leggi e nominava i rappresentanti per le missioni di guerra al fronte e all'interno dei dipartimenti, ma l'approvazione finale delle decisioni spettava alla Convenzione. 1740. Con la presa del palazzo il potere passò di fatto nelle mani della Comune Insurrezionale che immediatamente obbligò l'Assemblea legislativa a dichiarare decaduta la monarchia e a convocare una nuova assemblea costituente (Convenzione nazionale) che avrebbe avuto il compito di stilare una nuova Costituzione a carattere democratico ed egualitario[120]. Il 25 agosto Brienne si dimise e, al suo posto, venne richiamato Necker: furono restaurati i vecchi parlamenti e riunita una seconda Assemblée des notables per deliberare sulle modalità di convocazione degli Stati Generali[27]. L’Assemblea, però, approvò queste decisioni senza consultarsi col clero francese e questo fu la causa di grandi contrasti. Il re ha continuato a regnare, anche se con poteri fortemente ridotti, per circa due anni. In seguito a questi disordini e saccheggi, che continuavano ad aumentare, gli elettori della capitale (gli stessi che votarono durante le elezioni degli Stati Generali) si riunirono al Municipio di Parigi e decisero di organizzare una milizia cittadina composta da borghesi, che garantisse il mantenimento dell'ordine e la difesa dei diritti costituzionali: ogni uomo inquadrato in questo gruppo avrebbe portato, come segno distintivo, una coccarda con i colori della città di Parigi (blu e rosso). Il 27 giugno, probabilmente a seguito di notizie di gravi tumulti e raduni di rivoltosi, Luigi XVI fece diramare ordini segreti allo scopo di concentrare 20.000 soldati nei pressi della capitale ed invitò ufficialmente nobiltà e clero a unirsi all'Assemblea nazionale, cosa che avrebbero fatto il 30 giugno[46]. In cui gli STATI GENERALI SI RUINIRONO per il GIURAMENTO DELLA PALLACORDA. Alcuni storici sostengono che La Fayette, al corrente del piano, favorì la fuga nella speranza di ottenere, in assenza del sovrano, la nomina di Capo dello Stato. Questa ondata di panico spinse i contadini ad armarsi di forche, falci e altri utensili; in cerca di maggiore protezione, si recarono in massa al castello del signore locale per ottenere fucili e polvere da sparo, ma qui finirono per sfogare la propria rabbia verso i poteri dominanti, esigendo i titoli signorili (documenti che stabilivano la dominazione economica e sociale dei loro proprietari) per poterli bruciare; in alcuni casi il signore o i suoi uomini si difesero con la forza, in altri vennero assassinati e alcuni castelli furono saccheggiati o bruciati. Quanto al resto, il tesoro integrava le entrate attraverso i diritti di bollo, la lotteria, la vendita di uffici pubblici ed il don gratuit (un donativo di 2 -3 milioni versato dal clero, che, però godeva di circa 120 milioni annui di livre di entrate)[10]. La novità della Rivoluzione francese, la riaffermazione dell’importanza del dibattito politico. Prima di essere ucciso, sebbene i soldati cercassero di impedirglielo, Luigi XVI si rivolse ai parigini per pronunciare un breve discorso: "Muoio innocente dei delitti di cui mi si accusa. Dopo la caduta della fortezza di Longwy il 23 agosto, rimaneva la fortezza di Verdun, assediata dal 20 agosto, come ultima difesa lungo la strada per Parigi; un attacco dell'esercito nemico la fece capitolare il 2 settembre, costringendo la Comune a chiamare alle armi un gran numero di cittadini per essere spediti al fronte. La Rivoluzione francese (chiamata anche Prima rivoluzione francese o Grande rivoluzione francese, per distinguerla dalla rivoluzione di luglio del 1830 e dai moti rivoluzionari francesi - episodio locale in seno al ben più ampio contesto di rivolte e insurrezioni sociali europee passate alla storia come la Primavera dei popoli - del 1848, chiamate rispettivamente Seconda e Terza rivoluzione francese) fu un periodo di radicale e a tratti violento sconvolgimento sociale, politico e culturale occorso in Francia tra il 1789 e il 1799, assunto dalla storiografia come lo spartiacque temporale tra l'età moderna e l'età contemporanea. Il 1º agosto il manifesto venne affisso sui muri della città di Parigi ma, invece di spaventare i cittadini, contribuì ad aumentare in loro il sentimento di unione nazionale e l'odio nei confronti della monarchia. Non c'è metodo più diffuso nella repubblica francese, per esempio, del tentativo di presentare questa guerra, da parte della Francia, come la continuazione, e quasi la ripetizione, delle guerre della grande rivoluzione del 1792. Le conseguenze della Rivoluzione francese si faranno sentire per decenni. Monarchici, chierici refrattari, nobili emigrati, accaparratori, speculatori, evasori fiscali, estremisti e moderati furono i gruppi maggiormente colpiti dalla nuova legge del Terrore. Con l'intento di calmare il clima di tensione, essa venne formulata per stabilire una vera sovranità popolare grazie a frequenti elezioni a suffragio universale che avrebbero permesso una consultazione popolare delle leggi varate dal potere legislativo e riconosceva vari diritti economici e sociali (associazione, riunione, assistenza pubblica e istruzione), concedeva il diritto di ribellione (in caso il governo avesse violato i diritti del popolo) e l'abolizione della schiavitù[151]. Venne così approvato un sistema elettorale basato sul censo. Nel luglio 1790 la cosiddetta “costituzione civile del clero” dispose l’elezione di parroci e vescovi da parte dei cittadini. Tutto questo contribuì a diffondere nel popolo un'ondata di panico che, insieme alla convinzione generale dell'esistenza di un complotto controrivoluzionario, si trasformò in collera verso chi era ritenuto responsabile di questa critica situazione. I Montagnardi, diversamente dai Girondini, appoggiarono le rivendicazioni dei cittadini, guadagnandosi il loro favore. Il 9 luglio 1789 il terzo stato si autoproclamò dunque Assemblea nazionale costituente. Buonarroti fu condannato all'esilio perpetuo, ma continuò l'attività cospirativa, fondando diverse società segrete e facendo opera di proselitismo. La sera del 20 giugno 1791 tutte le porte del palazzo delle Tuileries erano sorvegliate da uomini della Guardia nazionale. • Lo scritto intitolato se il genere umano sia in costante progresso verso il meglio è compreso nell’opera Il conflitto delle facoltà. La necessità di una comune difesa contro gli indiani, gli olandesi e i francesi indusse Massachusetts, Connecticut, New Haven e Plymouth a costituire nel 1643 la Confederazione del New England. La pacificazione dell'ovest e la fine della prima coalizione permisero di stabilire una nuova costituzione; per la prima volta in Francia il potere legislativo fu affidato a un Parlamento bicamerale, composto da un Consiglio dei Cinquecento, formato da 500 membri e da un Consiglio degli Anziani di 250 membri (Art. La nuova riforma, basata sulle idee di Montesquieu (separazione dei poteri) e Rousseau (sovranità popolare e supremazia del legislatore), prevedeva una monarchia dai poteri limitati[98] nella quale al sovrano, che rimaneva il rappresentante della Nazione, competeva il solo potere esecutivo tramite la nomina di alcuni ministri (scelti all'esterno del parlamento per evitare conflitti di interesse); il potere legislativo venne affidato all'Assemblea Legislativa, che sostituì l'Assemblea nazionale costituente, formata da 745 deputati. A 231 anni dalla presa della Bastiglia, ecco una piccola selezione delle opere di intrattenimento della Cultura Pop ambientate nella caotica, ma affascinante, Rivoluzione Francese. Il 25 luglio a Coblenza, su suggerimento del re e della regina, venne redatto da Jacques Mallet-du-Pan, Jérôme-Joseph Geoffroy de Limon e Jean-Joachim Pellenc un proclama destinato ai parigini. In questa zona, da sempre sostenitrice della monarchia, già da tempo si era diffuso un certo malcontento nei confronti della repubblica, dovuto principalmente alla politica anticlericale (in Vandea la fede cattolica era particolarmente radicata), all'aumento delle tasse e alla leva obbligatoria. La maggioranza dei deputati decise, su proposta dell'abate Sieyès, di dividere i cittadini in passivi e attivi: ai primi sarebbero stati riconosciuti i diritti civili, ai secondi sarebbero stati concessi sia i diritti civili sia quelli politici; ogni cittadino attivo doveva essere un contribuente maschio al di sopra dei venticinque anni. Durante questo periodo di pesante inflazione, le merci furono gli unici prodotti, oltre ai beni immobili, a mantenere il loro valore reale. Ispirata alle idee illuministe, la Dichiarazione enuncia i diritti naturali dell’individuo (uguaglianza, libertà di espressione, di stampa, diritto di proprietà) che valevano, cioè, per tutti gli individui. Luigi XVI, che aveva acconsentito al raddoppio dei deputati del terzo Stato, non si pronunciò sulla questione e diede la responsabilità di decidere agli Stati Generali stessi. Guidata dal Comitato di salute pubblica, la Convenzione cercò di calmare l'agitazione popolare promulgando varie riforme. Il Direttorio fu il secondo tentativo di creare un regime stabile in quanto costituzionale. La Rivoluzione francese del 1789 lascia un segno, permette al popolo di scendere in campo per rivendicare i propri diritti e nonostante la Rivoluzione sia vista, subito dopo la sua fine, come un’ideologia illusionista che non prevede concretezza, gli uomini che vi succederanno saranno … Durante tutta la durata del Direttorio, l'instabilità politica fu incessante. In questo periodo venne ideata e messa in pratica la figura del Rappresentante in missione, inviato straordinario della Convenzione per il mantenimento dell'ordine e il rispetto della legge nei dipartimenti e negli eserciti. L'importanza della Rivoluzione d'Ottobre in questo straordinario discorso di Secchia - WORLD AFFAIRS - L'Antidiplomatico - La politica internazionale che il mainstream non vi racconta Laddove il tributo era calcolato su base personale, nobili, clero e numerosi titolari di uffici pubblici avevano ottenuto una piena esenzione mentre negli altri casi era pressoché impossibile accertare la corretta base imponibile, data la mancanza di registri catastali aggiornati. La … Necker, sperando di evitare ulteriori contrasti all'interno della società, riunì l'Assemblea dei Notabili il 6 novembre 1788 per discutere le richieste del terzo Stato, ma questi rifiutarono ogni istanza: su suggerimento di Necker, Luigi XVI, con un decreto reale del 27 novembre 1788, annunciò che agli imminenti Stati Generali avrebbero partecipato almeno un migliaio di deputati, garantendo la rappresentanza doppia per il terzo Stato[32]. Negli stessi giorni, Leopoldo II dichiarò che l'Austria avrebbe mosso guerra solamente se tutte le potenze avessero fatto altrettanto, l'inglese William Pitt il Giovane, condivise tale condizione; dunque, la Dichiarazione di Pillnitz sarebbe dovuta servire unicamente allo scopo di intimorire i rivoluzionari francesi, facendoli desistere dal continuare a indebolire l'autorità di Luigi XVI[108] ma sia la popolazione[109] sia l'Assemblea Legislativa interpretò il documento come una reale dichiarazione di guerra, cosa che fece aumentare l'influenza dei deputati radicali, tra i quali Jacques Pierre Brissot, favorevoli all'intervento bellico per radicalizzare il movimento rivoluzionario e diminuire ulteriormente il potere del re. Quali sono le cause? Malgrado l'incommensurabile importanza storica, la rivoluzione francese ha sempre costituito un evento ostico e difficile da raccontare al cinema. Le "reti di corrispondenza" realiste, appoggiate ai deputati realisti e moderati del Club di Clichy e in parte coordinate con i due fratelli del sovrano decapitato, Luigi e Carlo (e con le potenze nemiche), svolgevano un'efficace azione di propaganda[189]. Intanto anche la stampa illuminista si muove a favore della Rivoluzione e spinge il popolo a continuare la battaglia. La data di maggior importanza fu il 3-4-5 Maggio 1789. Per la sua difesa il re, accusato di tradimento verso la nazione e di cospirazione contro le libertà pubbliche, chiese l'assegnazione del più celebre avvocato dell'epoca, Target, ma quest'ultimo rifiutò l'incarico; la Convenzione decise allora di assegnare all'imputato gli avvocati Tronchet, de Lamoignon de Malesherbes e de Sèze[131]. In seguito la Rivoluzione Francese divenne più violenta, con la decapitazione del re e la caccia ai nobili. Raccolti in folla davanti alle porte chiuse, i membri del Terzo Stato seguirono il loro presidente Bailly in una sala vicina adibita al gioco della pallacorda: qui i deputati, con un solo voto contrario, giurarono di non separarsi mai in nessun caso e giurarono di non separarsi in nessun caso e di riunirsi ovunque le circostanze lo avrebbero richiesto finché non fossero state ottenute e consolidate la costituzione del regno e la redenzione del popolo[43]. I produttori alimentari immagazzinarono i loro prodotti piuttosto di scambiarli sul mercato con assegni ormai privi di valore. Essa fu effettiva a partire dal 26 settembre dello stesso anno e fondò il nuovo regime del Direttorio. Sta passando quasi inavvertito il centenario di un evento di incalcolabile importanza per la storia europea e mondiale del Novecento: la rivoluzione russa del 1917, che, dopo la fine del “secolobreve”,sembra entrata in un cono d’ombra. La proposta fu rigettata, contribuendo ad allontanare parte del clero dalla rivoluzione. La bellezza di Rivoluzione e Contro-Rivoluzione «L’espressione di [Fëdor Michajlovič] Dostoevskij [1821-1881] che sto per citare è senz’altro ardita e paradossale, ma invita a riflettere: “L’umanità può vivere – egli dice – senza la scienza, può vivere senza pane, ma soltanto senza la bellezza non potrebbe più vivere, perché non ci sarebbe più nulla da fare al mondo. 1. Il conflitto tra la Gironda e la Montagna era scoppiato durante il processo al re, nel corso del quale i girondini avevano tentato la carta della clemenza, attirandosi sospetti di realismo. Per cercare di contenere questa espansione rivoluzionaria entro i confini francesi, il 27 agosto 1791 l'imperatore Leopoldo II e Federico Guglielmo II, re di Prussia, al termine di un incontro avvenuto a Pillnitz dal 25 al 27 agosto dove venne discusso principalmente il tema della spartizione della Polonia e la fine della guerra tra Austria e Impero Ottomano, rilasciarono una dichiarazione (Dichiarazione di Pillnitz), con la quale invitarono le potenze europee a intervenire contro la Rivoluzione per restituire i pieni poteri a Luigi XVI[107]. Rivolgendosi al re in termini educati ma fermi e supportata da Parigi e da molte altre città della Francia, l'Assemblea richiese la rimozione delle truppe (che includevano reggimenti stranieri, più obbedienti al re rispetto alle truppe francesi), ma Luigi XVI rispose che lui solo poteva prendere decisioni sui soldati e rassicurò che la loro presenza era una misura strettamente precauzionale. L'Assemblea, su forte pressione dei Girondini, votò tre decreti volti a prevenire e contrastare un'eventuale controrivoluzione: deportazione dei preti refrattari (27 maggio), scioglimento della Guardia reale (29 maggio) e costituzione di una Guardia nazionale provinciale per la difesa di Parigi (8 giugno). Le cause furono un fortissimo aumento del prezzo del pane, una crescente disoccupazione e diversi contrasti politici. La folla immensa, venuta per il grande spettacolo, fu incitata da Louis David. Questi due Stati furono all'origine della seconda coalizione del 1798. Le finanze francesi erano ormai prossime alla bancarotta: il debito pubblico ammontava a 1.646 milioni di livre, con un deficit annuale di 46 milioni[23]. ), The French Revolution: A very short introduction, The survival of the nobility during the French Revolution. Due giorni dopo, a seguito di numerosi dibattiti tra il Re ed i ministri, prevalse l'opinione del guardasigilli Lamoignon de Bassville: l'attività di tutti i Parlamenti fu sospesa, furono istituiti quarantasette nuovi tribunali e una corte plenaria incaricata della registrazione dei decreti regi, nonché nuove assemblee provinciali deputate alla cura dell'amministrazione locale e alla riscossione dei tributi[25]. La mattina del 21 giugno si diffuse la notizia della scomparsa del re e nella popolazione le reazioni furono miste, dalla sorpresa al risentimento. Quando arrivò in piazza, indossando una camicia bianca di lino e una giacca che dopo l'esecuzione furono venduti all'asta, i soldati provarono a legargli le mani, ma il sovrano si sottrasse. Per vendere così tanti beni era necessario tempo, durante il quale le casse dello Stato avrebbero potuto svuotarsi[76]; per evitare questo, il 19 dicembre si decise di creare dei biglietti il cui valore era assegnato in riferimento ai beni del clero: nacque così l'assegnato. Davanti al palazzo delle Tuileries, dove era riunita da tre giorni la Convenzione nazionale, si schierano circa 80.000 manifestanti, sostenuti dalla Guardia nazionale al comando di François Hanriot. La Fayette, il sindaco Bailly e altri, decisero di far credere che il sovrano fosse stato rapito, con l'intento di salvare ciò che restava della credibilità della monarchia costituzionale francese. Il giorno seguente, su forte pressione dei Girondini, venne chiesto di decidere se la condanna di colpevolezza adottata dalla Convenzione nazionale avrebbe dovuto passare attraverso un referendum popolare; questo estremo tentativo di salvare la vita al re venne rifiutato con 424 contrari, 287 favorevoli e 12 astenuti; sempre nella giornata del 16 gennaio si proseguì con la votazione sul tipo di pena da adottare nei confronti del sovrano; infine, alle nove della sera venne data lettura della sentenza: Luigi XVI sarebbe stato giustiziato il 21 gennaio alle 11, in Place de la Révolution. La presa della Bastiglia rappresentò la risposta popolare a una situazione di tensione che durava da mesi nella monarchia francese. I 303 delegati del clero, tra i quali si contavano 51 vescovi, rappresentavano appena 100.000 chierici i quali, tuttavia, detenevano il controllo del 10% delle terre e in più avevano il diritto di imporre contributi alla popolazione[33]; i 291 nobili, tra i quali almeno un terzo detenevano titoli minori, rappresentavano circa 400 mila persone titolari di circa il 25 % dei possedimenti terrieri dai quali potevano trarre rendite e su cui potevano imporre diritti feudali; i 610 membri del terzo stato rappresentavano il restante 95-98 % della popolazione ed erano tutti avvocati o pubblici ufficiali e almeno un terzo di loro erano impegnati nel commercio o in attività industriali e, infine, 51 di loro possedevano vaste tenute agricole[34][35]. ebbe. ; 1765. Crolla il mondo dei privilegi e nasce il mondo dei diritti . Rivoluzione francese. L'astronomo Jean Sylvain Bailly, primo deputato di Parigi e già decano del Terzo Stato, fu proclamato presidente dell'Assemblea. Le elezioni vi furono nella primavera del 1789 e vi poterono votare tutti i cittadini maggiori di 25 anni che pagassero una quota prefissata di imposte, e portarono alla selezione di 1201 delegati: 303 per il clero, 291 nobili e 610 per il terzo stato. Durante il regime del Terrore si verificò un grande processo di scristianizzazione in quanto i rivoluzionari più estremisti ritenevano la religione cattolica superstiziosa e tirannica, sostenendo che ogni essere umano si sarebbe dovuto ispirare a ideali come la ragione, la libertà e la natura[158]; tutte le chiese cattoliche vennero chiuse e si cominciò a predicare la religione rivoluzionaria, un numero elevato di chierici refrattari venne condannato a morte, numerosi beni della Chiesa furono requisiti, si celebrarono feste in onore della libertà e della ragione, si praticò il culto dei martiri della rivoluzione e fu ideato il calendario rivoluzionario (l'inizio dell'anno era il 22 settembre, anniversario della proclamazione della repubblica), in quanto quello gregoriano ruotava intorno alla suddivisione e alla scansione del tempo basato su cicli settimanali in uso nella religione ebraica e cristiana[159]. L'Assemblea rimosse tutti questi ostacoli e adottò il principio fisiocratico del laissez faire (lasciar fare), basato sul liberismo economico formulato da Adam Smith, che favorì l'eliminazione delle dogane e l'applicazione di incentivi a favore di tutte le forme di produzione a scopo capitalistico. Il fatto che un esercito raccogliticcio, indisciplinato, di scarsa esperienza militare e per di più in sensibile inferiorità numerica fosse riuscito a sconfiggere l'esercito di due potenze coalizzate, infiammò l'opinione pubblica francese e ridiede credibilità all'esercito, mettendo in dubbio le capacità militari dei comandanti avversari. Tanto efficace da consentire loro la vittoria alle elezioni del marzo-aprile 1797, per il rinnovo di un terzo dei seggi ai due consigli. Infatti, venne emanata la legge del 22 Pratile anno II (10 giugno 1794), chiamata Loi de Prairial (legge del Pratile) la quale, privando gli accusati del diritto di difesa e di ricorso in appello, accentuava il ruolo del Tribunale rivoluzionario e inaspriva il Terrore giacobino[170]. Tra il 1790 e il 1793 gli assegnati persero il 60% del loro valore ma, ciononostante, i prezzi di acquisto dei beni nazionali rimasero molto elevati per le classi popolari e solo la classe agiata poteva acquistarli e molte persone si arricchirono enormemente, acquistando grandi terreni e fabbricati per somme irrisorie rispetto al loro valore reale[77]: tutto questo contribuì fortemente a dare inizio a un periodo di forte inflazione e l'Inghilterra, all'epoca il più grande nemico della Francia, cominciò a produrre dei falsi assegnati per accelerare la crisi economica francese. Nel corso della rivoluzione francese, in seguito al passaggio dagli Stati Generali all’Assemblea Costituente, iniziano a manifestarsi all’interno di essa divisioni politiche sempre più marcate, le quali determineranno la nascita dei primi partiti moderni. Past and Present, Dizionario critico della Rivoluzione francese, La Rivoluzione francese. IL CAMBIAMENTO DELLA SOCIETÀ Il sistema delle vecchie classi sociali dominanti, incapaci di governare e di stare al passo con il progresso iniziato con l’Illuminismo, fu sovvertito per sempre; già criticato dagli illuministi, aveva I principali organizzatori di questa giornata rivoluzionaria furono Jean-Paul Marat, Georges Jacques Danton, Maximilien de Robespierre, Louis Antoine de Saint-Just, Jacques-René Hébert, Camille Desmoulins, Fabre d'Églantine e altri. Si tratta della prima rivoluzione in Europa che porta a risultati che rimangono stabili per un periodo di tempo considerevole. La concezione individualistica della società ereditata dalla Rivoluzione francese costituisce la base per il riconoscimento di diritti che vengono prima dello Stato in quanto tale. Che importanza ha la Rivoluzione Francese nella costituzione della cultura moderna? Il 21 novembre fu ghigliottinato uno dei padri della rivoluzione, anch'egli fondatore dei Foglianti, l'astronomo Jean Sylvain Bailly, primo presidente dell'Assemblea nazionale e primo sindaco di Parigi, ritenuto colpevole dei tragici eventi a Campo di Marte del luglio 1791. Successivamente la folla si diresse verso il palazzo delle Tuileries, giungendo a destinazione alle prime luci dell'alba del 10 agosto. A meno di un mese dal fallito tentativo di fuga del re, il Club dei Cordiglieri (estremisti rivoluzionari) decise di redigere una petizione con la quale chiese la destituzione del re e l'instaurazione della repubblica. L'avversione dei sudditi francesi nei confronti della monarchia aumentò grazie anche alla presenza impopolare di Maria Antonietta - moglie di Luigi XVI - che, legatissima alla sua patria austriaca e perciò integratasi scarsamente nella società francese, veniva chiamata con disprezzo dal popolo francese l'Autrichienne (letteralmente "l'Austriaca", che veniva però pronunciato marcando di proposito la seconda parte della parola, chienne, in quanto significherebbe in francese "cagna").[13]. 5 Ottobre 1789. Si dice che essa sia stata una rivoluzione “borghese”, in contrasto con la rivoluzione “operaia” avvenuta in Russia nel 1917. Stabilire con precisione il momento d’inizio di una Rivoluzione non è mai facile, ma gli storici sono riusciti a scegliere una data comune di riferimento. Comunque siano andate le cose, Robespierre venne arrestato insieme con numerosi suoi fedeli, tra cui Saint-Just, Couthon, Le Bas e suo fratello Augustin; quest'ultimo, nel tentativo di sfuggire alla cattura si gettò dalla finestra sul selciato, dove venne raccolto moribondo[176], mentre Le Bas si suicidò sparandosi un colpo di pistola[177]. Il 26 luglio 1794, dopo una breve assenza dalla scena politica, Robespierre si presentò alla Convenzione, dove tenne un lungo e violento discorso con il quale ammonì sulla possibilità di una cospirazione contro la repubblica e minacciò di condannare alcuni deputati che avevano a suo parere agito ingiustamente e suggerì che il Comitato di salute pubblica e il Comitato di sicurezza generale avrebbero dovuto sottoporsi a un rinnovamento dei propri membri[173]. Il 18 marzo il deputato di centro Bertrand Barère propose la creazione di un nuovo comitato, da affiancare al Comitato di sicurezza generale (istituito ufficialmente nell'ottobre del 1792, agiva come organo di polizia proteggendo la repubblica rivoluzionaria dai nemici interni), con lo scopo di contrastare tutte le minacce rivolte alla repubblica, sia dall'interno sia dall'esterno del Paese. Direttore responsabile: Davide Esposito | Powered by Anna Amura, Testata giornalistica registrata al Tribunale di Napoli, autorizzazione 22 del 21/04/2015. Ritornando al Municipio la folla accusò di tradimento e giustiziò anche il prévôt des marchands (carica simile a quella di sindaco) Jacques de Flesselles. Si tratta della prima rivoluzione in Europa a risultare non effimera, ossia che porta a risultati che rimangono stabili per un periodo di tempo considerevole. Il testo di questa Alleanza era ricco di riferimenti alla religione cristiana. Sul piano militare si trattò di una vittoria poco rilevante ma l'importanza storica fu di grande portata, come sottolineò Goethe, fisicamente presente alla battaglia come osservatore prussiano, che scrisse: «Di qui e oggi comincia una nuova epoca della nostra storia del mondo». I deputati di centro, chiamati anche Pianura (in quanto occupavano i banchi posti più in basso) o in modo dispregiativo Palude, non avevano dei rappresentanti di spicco e dunque non possedevano una precisa linea politica[124]: appoggiarono i Girondini quando si trattavano argomenti inerenti alla proprietà e la libertà, mentre sostennero i Montagnardi quando al centro degli interessi c'era il bene della Nazione[125]. Il 13 luglio 1793, a Parigi, venne ucciso Marat, da Charlotte Corday, una sostenitrice dei Girondini che in seguito alla giornata del 2 giugno si convinse di doverlo uccidere in quanto ritenuto il principale responsabile della guerra civile; dopo una breve conversazione, la donna estrasse un coltello che conficcò nel petto di Marat, recidendo l'aorta e penetrando fino al polmone destro. La Francia divenne così a tutti gli effetti una monarchia costituzionale. La spedizione in Egitto aveva l'obiettivo di impedire la via delle Indie al Regno Unito, ma i Direttori furono contenti di togliere il loro sostegno a Napoleone, che non nascondeva di ambire al potere. La nobiltà, notando l'avvicinamento del clero ai Comuni, indirizzò al re una protesta con la quale ricordava che la soppressione degli ordini avrebbe non soltanto messo in discussione i diritti e il destino della nobiltà ma anche quelli della stessa monarchia. Non si contavano i voti di tutti i deputati, ma ogni stato era rappresentato da un singolo voto. Questo divenne uno degli argomenti principali trattati dagli opuscolisti, fra i quali l'abate Emmanuel Joseph Sieyès che pubblicò l'opuscolo Qu'est-ce que le tiers état? Ad esse parteciparono La Fayette, che intanto si era dimesso dalla carica di comandante della Guardia Nazionale,[104] e il giacobino Jérôme Pétion de Villeneuve il quale venne eletto sindaco di Parigi con il 60% dei voti, per un totale di 6708 voti su 10632 votanti, nonostante avesse votato solo il 10% degli aventi diritto al voto. La Restaurazione sancisce la fine del periodo napoleonico. Anche su questo i dibattiti degli storici sono ancora vivi, a dimostrazione di quanto sia cruciale questo periodo. I girondini avevano ormai perso il controllo di Parigi. Le frange più estremiste, Giacobini e Girondini, presero il controllo della situazione: la conseguenza fu l’arresto del re nel 1792. Fabienne Manière, «17 juillet 1791 - La fusillade du Champ-de-Mars», Herodote.net, consultato il 27 gennaio 2013. Dal 20 al 26 agosto l'Assemblea nazionale costituente discusse il progetto della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, un documento giuridico contenente i diritti fondamentali dell'individuo e del cittadino, ispirato ai principi illuministi e basato su un testo proposto da La Fayette[67]. La Rivoluzione Francese 1. Sostanzialmente quindi le cause principali sono l'inadeguatezza del sovrano e la crisi economica che portarono il Terzo Stato alla ribellione. Era una manovra probabilmente indispensabile, in quanto molte regioni del Paese (in particolare l'Ovest, la valle del Rodano e l'Est del Massiccio Centrale) elessero deputati realisti.
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