- Il nome, sua estensione e vicende. Ne fa riferimento, ad esempio, il poeta e storico cinquecentesco Francesco Grano da Cropani nel suo poemetto De situ laudibusque Calabriae[14], in cui, nell'elogiare le bellezze della Calabria, accenna anche alla presunta esistenza della suddetta origine etimologica ("[...] se è vero che nella lingua greca il termine kalon significa bello, e brio indica lo zampillare [...]"[15]). 1. Questa massa più ampia e più antica, allungata da nord a sud e forse suddivisa durante periodi alternati di emersione e sommersione in più isole, penetrata durante l'età secondaria e la terziaria da ampî golfi marini ancor oggi assai bene distinguibili nell'orlo interno delle sue pianure e delle sue grandi valli, probabilmente fratturata da potenti faglie, dovette ricevere la sua attuale forma per via di sollevamenti e sedimenti, in modo specia e nel Pliocene: a questo sembrano essere dovute le grandi formazioni periferiche calcaree, argillose, marnose e di arenarie e conglomerati, le quali fanno sì che, mentre l'aspetto della regione è nelle sue parti più alte e terminali in genere piuttosto uniforme e austero, essa abbia carattere più vario e più contrastatamente pittoresco nelle parti più basse e fiancali. e quelle particolari sulla Calabria (Barrio, Fiore, Capialbi, Spanò-Bolani, Andreotti, La Fortuna, De Lorenzo, Taccone-Gallucci, Cotroneo, Moscato, Grimaldi, ecc. Il nome moderno di “Puglia” fu poi coniato secoli dopo la caduta dell’Impero quando, nel 1042, i normanni chiamarono la terra occupata con il … Pitture e sculture della Rinascenza vennero importate dal Settentrione e dalla Sicilia, fra l'altro alcune belle pale di Bartolomeo Vivarini (Morano Calabro, Zumpano), tavole della scuola di Antonello da Messina e del Resaliba (Reggio, Seminara, Terranova, Catanzaro) e numerose sculture delle botteghe del Laurana, dei Gagini e dei Mazzola. ... Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961). Le ricerche comparative hanno dimostrato il carattere magico-religioso e l'antichità di molte fra le tradizioni popolari calabresi. Le poleis magnogreche erano quindi destinate a perdere il proprio potere in favore di un'alleanza (come nel caso di Reggio) o di una colonizzazione romana (nel caso di Locri Epizefiri, Crotone e delle altre città minori). pidu "pelo". Questa, nata contro i francesi e in sostegno ai borbonici, durò due anni e vide fra i vari capitani degli insorti filoborbonici sia militari di professione che banditi comuni. L’Italia prendeva la forma di quella che sarà poi una nazione, ma l’origine è da ricercarsi nella Calabria e nel mito taurino. È ottenuto quasi esclusivamente da olive delle seguenti cultivar autoctone a prevalente diffusione sul territorio regionale: Carolea, Dolce di Rossano, Sinopolese, ... Regione dell’Italia meridionale. : Oltre alle storie generali del Mezzogiorno (Giannone, Pecchia, Capecelatro, Gay, Colletta, Diehl, Chalandon, Amari, Schipa, Croce, Simeoni, Fortunato, ecc.) Quando si parla della geologia della Calabria si riferisce generalmente all'Arco calabro, anche detto "Arco Calabro-Peloritano". In alcune di queste aree, specialmente quella albanofona dove la lingua è ancora molto viva, le vie dei vari paesi hanno una diffusa toponomastica bilingue. La provincia di Catanzaro vanta una grande tradizione nel campo della lavorazione di tessuti e ricami, soprattutto di seta. Ci contribuì a diffondere sulla Calabria, attraverso una certa letteratura spicciola, una fama non rispondente a verità poiché il suo popolo, pur tra le gravi manchevolezze dovute al secolare malgoverno, ha saputo conservare le sue particolari, ammirabili virtù. Le costruzioni però erano state fatte senza un piano organico, avendo soprattutto di mira l'interesse dei singoli paesi e lo scopo principale di avvicinarli alle ferrovie. Il basamento della Calabria è costituito principalmente da rocce cristalline e metamorfiche di età Paleozoica, coperte dai successivi sedimenti principalmente Neogenici. Fra le danze tipica è. sui monti, la pecurara, il ballo dei pastori, ma è molto diffusa la tarantella, che un tempo si eseguiva al suono della cornamusa e della lira. Secondo André Guillou[18], i gelsi per la produzione di seta grezza furono introdotti nell'Italia meridionale dai bizantini alla fine del IX secolo. Le due zone costiere tirrenica e ionica presentano, rispetto ai loro centri abitati, una notevole differenza inerente ai caratteri alquanto diversi dalla loro conformazione. (VIII, p. 291). Bibl. Rispetto a cinque anni fa, infatti, si sono registrati 400 mila arrivi in più.[75]. Fu occupata dai Romani assieme al resto della Magna Grecia nel 265 a.C., ma durante la seconda guerra punica si ribellò a Roma per allearsi con Annibale, per poi ritornare sotto il saldo controllo della repubblica romana dopo la sconfitta del condottiero cartaginese. Bruttium) Roberto il Guiscardo fu investito Duca di Puglia, Calabria e Sicilia il 23 agosto 1059 da papa Niccolò II con la formula: per Grazia di Dio e di San Pietro duca di Puglia e Calabria e, se ancora mi assisteranno, futuro Signore della Sicilia. Descriptive ethnology of Europe, Asia, Africa. [80][81] (v. calabri). àkura, kàpura) e che frequente è l'uscita in a al plurale: i vrazza, i kjova, ecc. La popolazione. quo modo), o pimmu (pro modo), e in alcuni luoghi, per analogia di ka (quia), si usa ma, o, per analogia di ki, si adopera mi, p. es. Nel Neolitico si hanno insediamenti più sparsi, concentrati specialmente nella parte orientale della Calabria. Fra il 1923 e il 1926 vi fu anche una notevole corrente emigratoria verso la Francia (1906 emigrati nel 1925), ora ridottasi e pressoché cessata. Successivamente i Romani a loro volta lo trasformarono in Bruttium. Viabilità e mezzi di comunicazione. per le arti e le industrie delle provincie meridionali,Napoli 1891; Ch. Nel 2020 le elezioni regionali sono vinte dalla candidata del centrodestra Jole Santelli, esponente di Forza Italia, che diventa la prima donna presidente della regione, nonché la seconda presidente donna di una regione dell'Italia meridionale. Attualmente le cifre possono ritenersi alquanto modificate nel senso d'una maggiore superficie coltivata, e più recenti valutazioni fanno salire al 27% la superficie boschiva, cioè ad una percentuale che è fra le maggiori dell'intera regione fisica italiana. In S. Giovanni in Fiore, nella vigilia delle nozze, la sposa riceve il cistiellu (cesto) contenente gli abiti nuziali che lo sposo le manda con una bambola di caciocavallo, adorna degli ori per la cerimonia. Dalle loro fila uscirono, dal 1799 al 1860, martiri generosi, come Antonio Toscano, i Poerio e molti altri. Per es. Il governo così organizzato fu messo in atto dai locali magnati bizantini. "Mula" è uno dei molti toponimi calabresi derivati da antiche lingue del vicino oriente[13]. In questo periodo in Calabria fu confermata la divisione nelle due province di Calabria Citeriore (o Citra) e Calabria Ulteriore (o Ultra) governate inizialmente da un solo magistrato, poi dal 1582 le due province furono amministrate da due distinti governatori: Lo stesso Regno di Napoli subì diverse dominazioni: le dinastie degli Asburgo, di Spagna e d'Austria, Borbone, e per un breve periodo un fratello e un generale di Napoleone, rispettivamente Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat, quest'ultimo giustiziato nella cittadina di Pizzo. 8,5 per ha., con un massimo di 11,2 nel 1925 e un minimo di 6,4 nel 1922; medie assai basse e inferiori a quelle di tutte le altre regioni dell'Italia Meridionale e delle isole. L’immagine del toro all’origine del nome “Italia” è evocata da Giovanni Pascoli. Alla lunga contesa arabo-bizantina mette fine però la famiglia normanna degli Altavilla. 13.494), sull'alto orlo della Piana di Gioia; sul versante ionico, Gerace Marina e Siderno Marina, rispettivamente con 3932 e 5616 ab., centri agricoli costieri vicinissimi tra di loro. Con il nome "Patti Lateranensi" ci si riferisce agli accordi di mutuo riconoscimento tra il Regno d'Italia e la Santa Sede, grazie ai quali… 1.386.139. A partire dalla fine degli anni settanta si cominciò a incidere anche la musica folkloristica calabrese, genere spesso intriso della satira tipica dei diversi artisti, prevalentemente sotto l'etichetta Elca Sound, che hanno portato il folk calabro in giro per il mondo, tra cui Otello Profazio e i Calabruzi. Anzi, approfittando della supina rassegnazione delle plebi ai mali naturali e sociali, il baronaggio poté ridivenire potente e prepotente, mentre il governo vicereale di Spagna e d'Austria abbandonò a sé stessa l'infelice regione. San Giovanni in Fiore e Longobucco, antiche cittadine silane, sono rinomate per i loro tappeti, coperte e arazzi artistici, realizzati con tecniche e attrezzature simili a quelli usati dai fabbricanti orientali[59][60]. e altri tratti di esse sono in esecuzione o già prossimi all'apertura. Telesio, Campanella e Antonio Serra, per tacere di altri, ne sono antesignani. 3,3 (quasi esclusivamente per l'apporto del Coscile), il Neto di mc. VII dell'era cristiana, durante la dominazione bizantina nell'estrema Italia meridionale, e finì col designare unicamente l'odierna penisola calabrese, prima a sud del fiume Sinni e poi a sud dell'alta e ripida barriera del M. Pollino, allorché, di fronte all'estendersi della potenza longobarda verso mezzogiorno, i Bizantini si videro ristretti al possesso della terra dei Bruzî e della Sicilia. La causa di ciò si deve ricercare soprattutto nel fenomeno migratorio, che diede la sua impronta a tutta la vita calabrese dell'ultimo cinquantennio. Qual è l’origine del nome Italia? La costruzione di esse fa parte dei piani di bonifica integrale in attuazione della legge del gennaio 1928. Gruppi particolari di popolazioni immigrate nella Calabria durante il Medioevo e al principio dell'età moderna, cioè i Neogreci dell'Aspromonte meridionale (v. italia: dialetti), gli Albanesi delle provincie di Cosenza e Catanzaro (v. albanesi d'talia) e i Galloprovenzali di Guardia Piemontese (v. guardia piemontese) non hanno in nulla alterato la fisionomia etnica calabrese, rimanendo nettamente separati, anche linguisticamente, dal resto della popolazione calabrese. ); e in modo analogo, avremo al singolare dènte, ma al plurale díenti, diénti, dinti nella zona centro-settentrionale e dènti in quella meridionale. Nelle collezioni paletnologiche calabresi si contano ricchissime serie di asce, scalpelli e simili, di pietra levigata (diorite, serpentino, porfido, basalto, quarzite, e anche giadeite e nefrite) che per le forme e per la tecnica della lavorazione non si differenziano dall'analogo materiale rinvenuto nelle diverse regioni d'Italia. Con la legge speciale per la Calabria del 25 giugno 1906, s'iniziò l'attuazione di un nuovo piano organicamente concepito e tendente a riunire tra di loro i paesi, per lo più rimasti isolati sulle loro rupi; ma l'esecuzione ne fu arrestata dalla necessità straordinaria di spese in seguito al terremoto del 1908 e poi dalla guerra europea. Occupano perciò l'ultimo posto nella classifica dei compartimenti marittimi del Regno. STORIA E PARTE DI UN ESTESO CONTINENTE. Fra i canti popolari predominano le forme liriche; principale fra di esse è la canzune (strambotto). Da quel momento l’arte progredì sempre di più, al punto da meritare privilegi e pergamene da parte dei sovrani[22]. La media della mortalità nella regione era nel 1927 del 17,45 per mille abitanti, cioè alquanto superiore alla media del Regno (1577), inferiore però a quella di tutte le altre regioni dell'Italia meridionale eccettuata la Sicilia. Distratta finalmente dalle tradizioni bizantine e rinforzata dalle correnti artistiche di Apulia, l'architettura in Calabria assume compiti più vasti, infervorandosi, verso i primi del Duecento, intorno alla chiesa Madre di Cosenza. In questa epoca si sviluppano due grandi gruppi di edifizî: le chiese che rappresentano tradizioni greche, coordinantisi all'arte latina dei Normanni, senza smarrire, però, le reminiscenze della classicità nella saldezza dei sistemi murarî nonché in qualche ritmo ornamentale (San Giovanni Vecchio di Stilo, Santa Maria de' Tridetti di Staiti, S. Adriano, il Patirion di Rossano, S. Filomena di Siberene), e le chiese costruite con un evidente influsso romanico e con austerità e pittoricità di linee e di materiali fittili (S. Maria della Roccelletta, di speciale importanza per l'architettura calabrese e il suo cammino verso la Sicilia, tra i secoli XI e XII). Quanto alla forma dei sepolcri, essa varia anche secondo la natura del terreno; nel territorio locrese, a Canale-Janchina e Patariti, si ha il tipo della cameretta scavata nella roccia, di pianta trapezoidale o quadrata, chiusa nell'ingresso da un lastrone di pietra o da macèra; altrove sono fosse rettangolari ricoperte da blocchi di pietra, come a Torre del Mordillo e a Torre Galli; altrove, come a Crichi, Scandale, Strongoli, si tratta quasi di cassoni funebri, essendo le fosse rinforzate ai lati da lastroni di pietra, con una lastra per coperchio. in provincia di Cosenza e alto Crotonese). Fino all’inizio del V secolo avanti Cristo, con Italia si indicò solo la Calabria, in un secondo tempo il nome fu esteso a tutta la parte meridionale del Paese. Per il rispetto morfologico, va notato che è rarissimo il plurale in -ŏra (cosent. Con il passare dei secoli, mancando l’unità del paese, ci furono numerose divisioni della zona, tra cui il Ducato di Napoli, il Ducato di Benevento, il Principato di … È dunque probabile che migranti abili nelle tecniche minerarie abbiano popolato le zone dell’Italia meridionale prossime a giacimenti per loro interessanti. A Limbadi si trova la Distilleria Caffo che dal 1915 si occupa della produzione e distribuzione di bevande alcoliche, tra cui il famoso Vecchio Amaro del Capo. I Greci indicarono l'origine del nome in Ouitoulía dal vocabolo "Italòi" (plurale di Italós), termine con il quale i coloni achei che, giunsero nelle terre dell'attuale Calabria ambiguamente designavano sia i Vituli, una popolazione che abitava le terre a sud dell'istmo di Catanzaro, il cui etnonimo era etimologicamente relato al vocabolo indicante il toro, animale sacro ai Vituli e da loro divinizzato, che i tori stessi: il greco italós infatti è di derivazione italica, specificamente deriva dalla osco-umbra uitlu, toro appunto (vedasi il latino uitellus, forma con suffisso diminutivo che significa vitello). Inoltre, all'estremo nord-orientale, il confine amministrativo comprende nella Calabria un tratto del bacino del basilicatese Sinni, deviando dopo il M. Rotondella verso nord-ovest dalla linea di spartiacque tra il Sinni stesso e le fiumare calabresi che tra la pianura di Sibari e quella di Metaponto scendono allo Ionio. - Il nome, sua estensione e vicende. : il che è in relazione con le cifre di piovosità media annua, che abbiamo già riportate per i varî rilievi calabresi. Il principale mercato agricolo è Catanzaro, sede del COMALCA, il principale mercato agro-alimentare della Calabria. Da segnalare l'interessante escursione termica giornaliera, in inverno, nella valle del Crati, dove anche a quote di pianura possono verificarsi abbondanti nevicate. I progressi dell’arte della seta sono testimoniati dal dono di uno stupendo parato in velluto verde stellato in oro, che la città fece a Ladislao di Durazzo nel 1397, per gratitudine dell’esenzione da alcune gravezze sulla tintoria. Secondo determinazioni risalenti al 1913, della superficie totale del suolo calabrese venivano coltivati il 46%, mentre il 23% era occupato da pascoli naturali, il 23% da boschi e l'8% era formato da terreno improduttivo e non suscettibile di coltura. Confina a nord con la Basilicata e a sud-ovest un braccio di mare la separa dalla Sicilia ed è bagnata a est dal mar Ionio e ad ovest dal mar Tirreno. La Catena costiera è una dorsale di rocce cristallino-scistose (micacisti, filladi, scisti granatiferi, ecc. Per questa, attenendoci alle scoperte finora avvenute, bisogna riconoscere che in Calabria manca sostanzialmente la vera e propria civiltà enea, ma armi e strumenti caratteristici di questa si rinvennero qua e là. Infatti, non soltanto sostennero Manfredi, osteggiando i tentativi autonomistici di Pietro Ruffo e l'esercito spedito in Calabria da Alessandro IV; ma, scoppiata la rivoluzione e la guerra del Vespro, parteggiarono per i Siciliani, costringendo Carlo d'Angiò a intervenire con le armi. L'industria calabrese è quasi interamente ancora legata alla produzione della terra; nel linguaggio popolare le parole industria e industriante si riferiscono soltanto all'attività armentizia, alla quale va collegata la produzione dei latticini, ancora arretrata nei suoi sistemi, sebbene dia prodotti assai pregiati. Fanno eccezione il Crati e il Neto, i fiumi più lunghi, i quali sfociano entrambi nel mar Ionio. ), o in oasi di coltura specializzata (uliveti e agrumeti), con la presenza di piante subtropicali largamente diffuse in seguito ad acclimazione (agave e soprattutto fico d'India, che talvolta copre vaste estensioni di fianchi di rupi e alture; verso Reggio si è acclimata l'Anona cherimolia, importata un secolo fa dal Brasile). - La viabilità ordinaria e quella ferroviaria rispecchiano da vicino i caratteri ancora arretrati dell'economia della regione, oltreché le condizioni naturali e specialmente l'orografia di quest'ultima. A mezzogiorno la Catena costiera e la Sila sono unite da una larga soglia alta in media 700 m., inclinata per circa 15 km. ), Cosenza 1890; S. De Chiara, La mia Calabria, Milano 1920. Le cifre dei rimpatriati dal 1905 al 1913 furono considerevoli, ma sempre notevolmente inferiori a quelle dei partiti, con un massimo di 22.711 nel 1908 e un minimo di 10.214 nel 1905. Successivamente il dominio bizantino in Italia meridionale fu diviso in: thema di Langobardia, con capitale Bari, e, una volta caduta la Sicilia in mano agli arabi, in thema di Calabria, con capitale Reggio. Questo nome nasce dal fatto che l'Italia si trova ad occidente della Grecia; Ausonia, termine che deriva dagli Ausoni, antica popolazione che abitò l'Italia; Enotria, ovvero terra del vino, dato che il clima mite favorisce la coltivazione della vite. I cittadini stranieri residenti in regione sono 108 494[31], circa il 5,5% della popolazione, così suddivisi per nazionalità (sono indicati solo i dati superiori alle 2 000 unità): «A voi fieri Calabresiche accoglieste ospitali me stranieronelle ricerche e indaginiinfaticabilmente cooperandoalla raccolta di questi materialidedico questo libro che chiude nelle pagineil tesoro di vita del vostro nobile linguaggio.». Nella zona semimontana e in quella montana, cioè dai 250 ai 1000 m. circa di altitudine, esistono grande e media e piccola proprietà, ma, specialmente nelle parti più alte e meno fertili, la proprietà tende a divenire frazionatissima, con risultati economici assai scarsi o addirittura negativi a causa dello sfruttamento irrazionale del suolo, con uso assai limitato di fertilizzanti e attrezzatura di lavoro in genere ancora primitiva. E accanto a questo, la dolcezza dell'abbandono al sogno più lontano, e la fresca gioia del meraviglioso. La numerazione dei fuochi del 1562 sommava questi a 160.335, quella del 1648 a soli 81.642. XIX, Bergamo 1913; E. Galli, Attività d. Soprint. Avanzi di sacre rappresentazioni si vedono nella settimana della Passione. A questi sollevamenti del Quaternario sono da ricollegare, potendone essere considerati come le attuali esigue prosecuzioni, i fenomeni di bradisismo di alcune parti della costa calabrese, e specialmente della meridionale, i quali in genere si accentuano catastroficamente durante gl'intensi commovimenti sismici cui va soggetta, come è noto, in singolar modo la regione calabrese. La provincia di Cosenza secondo il XV rapporto sul turismo in Calabria è il territorio calabrese che occupa la posizione maggioritaria della domanda turistica regionale con il 38,3% degli arrivi e il 37% delle presenze registrate nel 2017[74]. Successivamente per nuove ragioni di sovrappopolazione, commerciali e di controllo del territorio, le nuove città fondarono delle subcolonie che allargarono la presenza greca nella regione, quali: Medma (Rosarno), Metauros (Gioia Tauro), Taurianum (Taureana di Palmi), Hipponion (Vibo Valentia), Laos, Skydros, Terina, Skylletion, Kaulon (vicino Monasterace marina). I due dipartimenti marittimi di Pizzo e di Reggio Calabria avevano nel 1928 una marina mercantile di 21 navi a vela e una nave a vapore con una stazza complessiva di 1543 tonnellate. Gli stranieri, che ottennero dalla corte lo sfruttamento delle miniere, e specialmente gli Ebrei, diventarono, per difetto di capitali e di spirito d'intraprendenza, gli arbitri dei mercati e delle piccole industrie, di cui una, quella della seta, riuscì a raggiungere una certa importanza. Opera delle logge massoniche istituitevi dal famoso abate Jerocades, furono le varie democratizzazioni del 1799. Il primo presidente della Giunta regionale è stato Antonio Guarasci, seguito, nell'ultimo anno di legislatura, da Aldo Ferrara, che ritornerà presidente anche nella legislatura seguente, seppure con un distacco di circa un anno guidato da Pasquale Perugini. A Rogliano opera la IOM, industria ottica multiservice leader nella produzione di lenti oftalmiche. Furono soltanto i Normanni, più che l'infelice spedizione di Ottone II (982) e gl'ininterrotti assalti dei Saraceni, che infransero il dominio bizantino in Calabria, non senza aver dovuto fronteggiare una certa coraggiosa resistenza delle popolazioni cittadine (1052-1059). Capitolo 3 – Breve storia del nome Italia in 30 punti (gli argomenti sono espansi nel capitolo 6) 1 - Il nome Italia inizia ad essere usato nel sesto secolo avanti Cristo e si riferisce solo alla regione che oggi chiamiamo Calabria. Ciò spiega anche perché queste aree di maggiore densità si trovino nel versante tirrenico piuttosto che nello ionico, meno favorito anche dal punto di vista della piovosità. Durante il basso Medioevo e l'età moderna il termine Calabria venne trasformato in Calabrie, con lo sdoppiamento del territorio nelle due province napoletane di Calabria Ulteriore e Calabria Citeriore. XIX. In tale sentimento, saldatosi sulla schietta fede religiosa e sulla passione quasi gelosa per la propria terra e per gli aviti costumi, trovarono la loro spiegazione le drammatiche vicende di cui la Calabria fu teatro sulla fine del sec. I centri abitati. Le costruzioni poi eseguite portarono nel 1906 la rete stradale a 3432 km. Industrie. Le piccole minoranze cristiane di recente presenza comprendono ortodossi (soprattutto tra gli immigrati dell'est Europa) e protestanti (valdesi, pentecostali). Tra le più povere regioni italiane, la CALABRIA tuttavia era ricca di risorse ambientali di eccezionale ... Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1978). Il valore totale dei prodotti era nello stesso anno di lire 4.442.550, di fronte a lire 6.506.950 del 1927. La piovosità è distribuita in queste zone durante tutto l'anno ed è accompagnata da abbondante nevosità invernale; sulle parti più alte della montagna calcarea e sulla Sila la neve dura sino a tutto maggio. La lingua greca di Calabria è parlata nel triangolo grecanico della città metropolitana di Reggio Calabria, nei comuni di Amendolea (Amygdalia/Amiddalia), Bova (Vua), Bova Marina (Fundaca, Jalò to Vua), Condofuri, Roccaforte del Greco (Vunì), Roghudi, e in alcuni quartieri della città di Reggio Calabria come San Giorgio Extra. Senza dubbio assai più ricca e, dal lato folkloristico, assai interessante è la letteratura cosiddetta popolare. : F. von Duhn, Italische Gräberk, I, Heidelberg 1924, pp. R. G. Latham. La propaganda mazziniana raccolse di nuovo quelli che si erano assopiti dopo le feroci repressioni del '20 e '21. Bibl. Il latifondo, infatti, è connesso con la malaricità e con la scarsa produttività dei terreni disabitati e poveri o privi di strade. Nessun cambiamento è stato portato alle circoscrizioni territoriali delle tre provincie durante le innovazioni del 1926-1929, sicché i loro limiti e la loro estensione sono ancora quelli dell'ultimo periodo borbonico. - La popolazione calabrese ha la tendenza, comune a tutte le popolazioni dell'Italia meridionale e insulare, a vivere agglomerata; ma, a differenza di ciò che avviene nelle altre regioni e specialmente nella Puglia e nella Sicilia, prevalgono in essa i centri piccoli e i piccolissimi. di Giuseppe ISNARDI - Raffaele CORSO - Giulio BERTONI - Umberto BOSCO - Ugo ANTONIELLI - Ernesto PONTIERI - Alfonso FRANGIPANE - Sebastiano Arturo LUCIANI - - Molta parte infatti della più estesa proprietà calabrese, nelle zone meno infelici di produzione, suddivisa in grandi e medie affittanze, con produzione non limitata al frumento. I punti estremi sono: a N la Punta di Peschici nel Gargano, a E il Capo ... Regione italiana (13.590 km2 con una popolazione di 5.790.187 ab. Alcuni studiosi sostengono quindi che le popolazioni provenienti dal mare chiamassero Italoi le popolazioni di terra, facendo riferimento alla venerazione del toro sacro. per kmq. Degna di nota la produzione letteraria moderna e contemporanea, nota e studiata nella stessa Albania e negli stati balcanici di lingua albanese. – In geologia, il più antico piano di facies marina del pleistocene, i cui terreni tipici, costituiti da formazioni sabbioso-argillose contenenti molluschi marini proprî di mari freddi, si trovano sviluppati... Regione dell’Italia meridionale (9994 km2 con 591.338 ab. Sono attualmente in esercizio, delle linee allora progettate, 30 km. : ll ha tre esiti principali che si possono ripartire così: 1. ḍḍ al nord e al sud (koḍḍu "collo"; peḍḍa, peddi "pelle"); 2. ll nel centro (kúollu; pelle, pelli; ma a Melissa hoḍḍu e peḍḍa); 3. i̯ (kòyu, peyi in una zona fra centrale e meridionale da Conidoni sin verso Gerace). Lo sport in Calabria è praticato in molti settori, sia a livello agonistico che amatoriale, sia per quanto riguarda gli sport più comuni che quelli meno diffusi a livello nazionale. con le supposte grandi linee di frattura o faglie sopra ricordate. e ó?? : F. Scerbo, Sul dialetto calabro, Firenze 1886; A. Gentili, Fonetica del dial. Le caratteristiche fisiche. Tracce evidenti di focolari neolitici furono notate dal Foderaro presso Cardinale, sulla sponda destra dell'Ancinale, e anche a Salto la Vecchia presso Melito. Per i tempi pleistocenici, cioè per l'età paleolitica, non mancano testimonianze della presenza dell'uomo, benchè scarse; una sola località, la grotta della torre di Talao presso Scalea, in provincia di Cosenza, ha fornito strumenti di selce e di quarzite, punte, raschiatoi, schegge, di tipo moustériano. Bibl. Nel tratto settentrionale, lo sviluppo per í da é è condizionato dall'uscita in -ŭ e -ī (vena a Saracena, Acri, Mangone, Melissa, ma gilu, pilu, dappertutto), mentre più esteso e, si potrebbe dire, generale, è l'ú da î??? Origine del cognome Macri' Origine. La nascita di un bambino, se maschio, si annunzia con cinque colpi di fucile, se femmina, con quattro. Anche sul versante tirrenio, a Monteleone, furono riscontrate tracce di una stazione all'aperto, menzionate dal Lenormant nel suo libro sulla Magna Grecia. Lo scarso sviluppo industriale e l'assenza di grandi città sulla gran parte del territorio hanno permesso di preservare in molti casi l'ambiente marittimo. Al disopra dei 750 m. i centri sono assai meno frequenti e i capoluoghi di comune sono in tutto soltanto 29 nell'intera regione (15 in provincia di Cosenza, 10 in provincia di Catanzaro, 4 in quella di Reggio); abbastanza numerosi sono ancora i piccolissimi centri, in parte di recente formazione (emigrazione). La regione costituisce la punta dello stivale. L'opera dell'uomo ha recentemente restituito alla Calabria una delle sue antiche formazioni lacustri montane col lago artificiale dell'Ampollino, formato a scopi industriali mediante la costruzione della grande diga di Trepidò; altri laghi artificiali sono in preparazione nelle alte vallate del Neto e dell'Arvo (v. sila) e nella conca di Decollatura. La maggior parte degli studiosi concordano sul fatto che inizialmente con “Italia” si intendesse solo la parte merid… Esistono anche sparute famiglie di mormoni e testimoni di Geova. Negli anni successivi Greci di stirpe achea diedero vita prima a Sybaris (Sibari, 720 a.C.) e poi a Kroton (Crotone 710 a.C.), spinti dalla necessità di sfuggire carestie e sovrappopolazione. di Soveria Mannelli, P.O. - Il nome Calabria non designò durante l'età classica, come ora avviene, la penisola che si diparte, a sud-ovest, fra il Mare Tirreno e lo Ionio, dalla maggiore penisola italica, bensì l'odierna Penisola Salentina, detta anche in età classica Messapia. A causa delle molteplici radici storiche della regione, esistono zone della Calabria in cui si parlano ancora lingue e dialetti di diretta derivazione da altre lingue. 52-66; L. Pigorini, Preistoria (Cinquant'anni di storia italiana), Roma 1911, passim; P. Orsi, Le necropoli preelleniche calabresi di Torre Galli, ecc., in Mon. di coste, non si notano che due mediocri porti naturali (Reggio e Crotone). Esaminate nel loro complesso, queste tombe calabresi ci presentano innanzi tutto l'uso esclusivo del rito inumatorio. Ma quando le due penisole dell'Italia meridionale furono unificate dai Bizantini, il nome di Calabria fu usato per identificare anche la regione del Bruzio; successivamente, con la perdita dei possessi bizantini nel Salento in favore dei Longobardi, il nome fu utilizzato per designare soltanto l'attuale penisola calabrese, che mantiene tuttora il nome.
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